Presentato al festival di Cannes, al VIP approda il film ENZO con Pierfrancesco Favino (da giovedì 4 in alcuni orari).
Enzo ha 16 anni e ha abbandonato gli studi per imparare a fare il muratore. I genitori altoborghesi non si capacitano della scelta del figlio, tanto più che suo fratello maggiore Victor è invece uno studente modello che aspira ad entrare in una delle università più prestigiose di Parigi. Sul luogo di lavoro Enzo incontra Vlad e Miroslav, due ucraini che presto verranno chiamati ad arruolarsi nel conflitto con la Russia. Enzo preferisce di gran lunga la loro compagnia a quella degli amici secchioni di Victor, per non parlare di quella dei suoi genitori totalmente avulsi alla realtà che li circonda, in particolare il padre italiano Paolo che gli fa continuamente il terzo grado sulle sue intenzioni future. L'attrazione per Vlad è anche sessuale e sentimentale: per Enzo è necessaria, per Vlad pericolosa.
Enzo è stato scritto da Laurent Cantet, purtroppo mancato l'anno precedente alle riprese del film, e da Robin Campillo, che ha accettato da Cantet già malato l'incarico di occuparsi della regia: dunque il film viene presentato nei crediti di testa come "un film di Laurent Cantet diretto da Robin Campillo".
Enzo è un adolescente, ma i suoi turbamenti non sono quelli del classico coming of age: sono quelli di una generazione orripilata dall’indifferenza degli adulti rispetto ad un mondo dove la guerra e le disparità economiche decidono del destino degli esseri umani e oscurano qualunque prospettiva futura.
Nel cast, Pierfrancesco Favino nel ruolo del padre di Enzo: figura sospesa tra amore e conflitto, interpretata con la consueta profondità da uno degli attori italiani più riconosciuti a livello internazionale. Accanto a lui, Eloy Pohu, giovane rivelazione del cinema francese, e Maksym Slivinskyi. Completa il cast Élodie Bouchez, già premiata a Cannes come miglior interprete femminile (La vita sognata degli angeli) e attrice tra le più rappresentative del cinema d’autore francese.