Striscia di Gaza 2024. Un'auto con a bordo una famiglia viene colpita dalle forze dell'Idf. Sopravvive solo una bambina di 6 anni che la Mezzaluna Rossa palestinese riesce a contattare telefonicamente. Seguiamo quindi i colloqui con Hindi di cui ci viene restituita la voce registrata dal centralino del pronto soccorso. Il suo destino sarà analogo a quello degli altri occupanti dell'auto anche a causa delle molteplici barriere che ostacolano l'intervento dell'ambulanza che si troverebbe a poca distanza da lei. Quando il cinema si mette al servizio degli esseri umani (ancor più se si tratta di bambini) assolve ad una delle sue funzioni primordiali.
Kaouther Ben Hania, con il supporto produttivo di nomi come Brad Pitt e Alfonso Cuarón, mette al centro di questo film quanto di più anticinematografico si potrebbe pensare: una voce. È quella di Hindi Rajab che la regista ha ascoltato mentre era indirizzata verso tutt'altro progetto e che ha sentito come non eludibile, riflettendo su come si potesse evidenziare lo strazio di una vita sbocciata da poco che non si è potuta salvare.
Togliamo subito dal campo delle valutazioni il sospetto che questo film abbia un contenuto che travalica la forma. Che cioè possa essere apprezzato per ciò che espone più che per come lo fa. Non è così. Siamo di fronte a un cinema che mette la finzione (ricostruita su basi reali) al servizio di una presa di coscienza che non vuole banalmente 'commuovere' quanto piuttosto far pensare. Lo fa attraverso riprese che conservano l'unità di luogo e di azione senza però mai cadere (neanche per un istante) nel teatro su schermo grazie a una camera che costruisce, insieme a gli straordinari interpreti, una tensione continua. (Giancarlo Zappoli, MyMovies)
LEONE D'ARGENTO - GRAN PREMIO DELLA GIURIA A VENEZIA 2025
Il film viene presentato in versione originale con sottotitoli in italiano.