Paolo ha 30 anni e conduce una vita solitaria, quasi a volersi nascondere dal mondo. Il suo passato è segnato da un dolore che non riesce a superare. Una notte, per puro caso, incontra Mia, una prorompente e problematica coetanea al sesto mese di gravidanza, che mette la sua vita sottosopra. Spinto dalla volontà di riaccompagnarla a casa, Paolo comincia un viaggio al suo fianco che porterà entrambi ad attraversare l'Italia e a coprire il loro irrefrenabile desiderio di vivere.
Il padre d'Italia è il nuovo film di Fabio Mollo che dopo Il Sud è niente sceglie un road movie e, sulla strada, fa incontrare un uomo che ha paura della vita, della responsabilità di una famiglia e una donna che la vita la brucia, la consuma. Luca Marinelli e Isabella Ragonese sono i protagonisti. Non solo una storia e una riflessione sull'essere genitori, non necessariamente un film sull'omosessualità, piuttosto un modo per parlare d'amore, "un modo di amare assoluto - spiega il regista - che nasce fra due personaggi che all'inizio non si conoscono e intraprendono un viaggio insieme. È un amore che significa solidarietà, empatia, superamento delle barriere, scambio". Anche un inno al coraggio, quel filo sottile che unisce questo lavoro al precedente di Mollo, Il Sud è niente, il coraggio di inseguire i propri sogni, le emozioni, a dispetto di quello che c'è intorno. "Se devo dire la verità, il film che ho avuto sempre in mente durante la lavorazione di Il padre d'Italia è Una giornata particolare, per quei due esseri umani capaci di superare, e in quegli anni, ruoli così definiti".
Qui, come nel capolavoro di Scola, c'è una terrazza sulla quale ci si incontra ma "è Mia che insegna a Paolo ad andare oltre le etichette - continua Mollo - a superare l'idea di come ti vedono gli altri. E tutto accade grazie a quell'amore puro, lo stesso che porta Paolo a riflettere sulla paternità, una possibilità che all'inizio nega a se stesso poi, nonostante la giudichi 'contro natura', inizia a pensare che si può fare". Un film che conta anche su due attori "generosissimi, da tanto desideravo lavorare con loro e ho avuto l'opportunità di farlo per un anno intero. Mi hanno fatto un regalo bellissimo, sono uscito da quest'esperienza con una grande ricchezza, grazie a loro ho imparato moltissimo su questo mestiere. Sono due fuoriclasse".